Pneumologia

PNEUMOLOGIA

L’asma bronchiale

L’asma è un’infiammazione cronica dei bronchi caratterizzata da ricorrenti problemi respiratori. Durante un attacco d’asma il rivestimento delle vie aeree s’ispessisce, i muscoli delle vie aeree si contraggono e il muco ostruisce le vie aeree rendendo difficoltosa la respirazione. Le vie aree divengono ipersensibili ai cambiamenti ambientali, provocando respiro affannoso e tosse. I fattori che possono provocare un attacco d’asma sono numerosi, ad esempio le infezioni virali, l’esposizione ad allergeni (come gli acari della polvere o il polline), il fumo, l’inquinamento atmosferico. I sintomi dell’asma sono variabili, spesso peggiorano durante la notte e nelle prime ore del mattino e la gravità della malattia varia da individuo a individuo.

La Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)

La BPCO è una malattia polmonare cronica caratterizzata da un’ostruzione progressiva delle vie aeree che rende difficoltosa la respirazione. Il più importante fattore di rischio della BPCO è il fumo di sigaretta, ma anche l’esposizione professionale a sostanze irritanti e l’inquinamento ambientale sono state riconosciute tra le cause della malattia. La BPCO si manifesta con tosse e catarro cronici e con una progressiva mancanza di respiro, prima da sforzo e in seguito, nelle fasi più avanzate, anche a riposo comportando forti limitazioni a svolgere le normali attività quotidiane. Nel corso della malattia si possono verificare riacutizzazioni caratterizzate da aumento della tosse e del catarro, respiro sibilante, dispnea e talvolta febbre.Data la natura progressiva della BPCO, la diagnosi e il trattamento precoci sono essenziali per la prevenzione delle complicanze e delle riacutizzazioni, in cui il peggioramento acuto dei sintomi spesso comporta il ricovero ospedaliero.

Punti in comune tra asma e BPCO

L’asma e la BPCO sono entrambe malattie croniche caratterizzate da un’ostruzione delle vie aeree. L’ostruzione presenta tuttavia caratteristiche differenti: nell’asma è spesso completamente reversibile (spontaneamente o con trattamento), mentre nella BPCO l’ostruzione non è completamente reversibile e di norma, se l’esposizione agli agenti nocivi continua, si aggrava progressivamente. Sia nell’asma sia nella BPCO è presente un’infiammazione delle vie aeree: anche quest’aspetto presenta tuttavia caratteristiche intrinseche molto differenti nelle due malattie.

Presidi medici e cure

Menarini è impegnata nello sviluppo tecnologico e terapeutico dei presidi medici d’impiego nella terapia con l’aerosol: mettendo al primo posto le esigenze del paziente congiuntamente alla terapia mirata alla cura dell’asma e della bronchite cronica, ha ideato e messo in commercio il distanziatore Fluspacer, innovativo e capace di aiutare i pazienti a usare i farmaci erogati per aerosol. Menarini si impegna attivamente nella ricerca e sperimentazione clinica per ottimizzare i mezzi terapeutici già in uso e realizzare farmaci e presidi terapeutici nuovi e innovativi. Sul fronte dell’aggiornamento scientifico Menarini organizza seminari e congressi, con relatori di fama nazionale e internazionale, e divulga materiale informativo.

Il decalogo per i pazienti asmatici


  • Che cosa fare in caso di crisi

Gli attacchi asmatici gravi possono essere pericolosi per la vita. Il trattamento delle crisi, specie se gravi e durature, deve essere condotto sotto controllo medico.Ogni paziente asmatico deve avere sempre con sé un broncodilatore a breve durata d’azione (es. salbutamolo) da usare in caso di crisi (2-4 puff ogni 20 minuti, fino a 3 volte nella prima ora). L’uso dei farmaci al bisogno deve essere limitato al controllo di sintomi occasionali. Se i sintomi diurni si presentano più di 2 volte la settimana e se si deve ricorrere più di 2 volte la settimana al farmaco al bisogno, la terapia di base dell’asma deve essere rivalutata e/o implementata.

  • I controlli medici periodici

L’asma è una malattia cronica e variabile. Le misure domiciliari di monitoraggio dell’asma comprendono il diario clinico e la misurazione del picco di flusso espiratorio (PEF). La compilazione del questionario Asthma Control Test (ACT), permette al paziente di valutare in modo autonomo il livello di controllo raggiunto.Le misure cliniche comprendono la visita medica, la spirometria, la misura della reattività bronchiale, il dosaggio dei marcatori dell’infiammazione.La periodicità dei controlli deve essere concordata con il medico in relazione alla natura dell’asma, alla sua gravità e alla terapia in atto..

  • Che cosa fare se sono presenti i sintomi

Le linee guida prevedono un approccio a gradini, per cui la dose e la tipologia dei farmaci può essere modificata in relazione al livello di controllo dell’asma raggiunto.Se i sintomi diurni si presentano più di 2 volte la settimana, se sono presenti sintomi notturni e se si deve ricorrere più di 2 volte alla settimana al farmaco al bisogno, la terapia di base dell’asma deve essere rivalutata. Occorre concordare con il proprio medico come modulare il trattamento in relazione al livello di controllo dell’asma

  • I sintomi asmatici

I più frequenti e comuni sintomi d’asma sono: la mancanza di fiato (dispnea), la tosse, il respiro sibilante, il senso di costrizione al torace, sia a riposo che a seguito di sforzo fisico. Tali sintomi possono insorgere improvvisamente, possono durare da pochi minuti a giorni, possono risolversi spontaneamente o dopo terapia, possono essere episodici o continui, stagionali o presenti durante tutto l’anno.Caratteristiche dell’asma sono la variabilità in termini di frequenza e durata dei sintomi, l’essere scatenata da specifici fattori, peggiorare di notte e rispondere al trattamento farmacologico.In alcuni pazienti l’unico sintomo può essere la tosse secca e stizzosa, così come la comparsa di respiro sibilante solo a seguito di sforzo fisico.

  • Come modificare lo stile di vita

L’asma correttamente diagnosticata e trattata non deve limitare la vita del paziente. Conoscere la causa della propria asma consente di mettere in atto misure preventive ( bonifica ambientale per gli allergici agli acari, premedicazione prima dell’attività sportiva, ecc.) ed attuare il trattamento più appropriato. Per raggiungere e mantenere un buon controllo dell’asma è importante adottare uno stile di vita sano: evitare il fumo di sigaretta, svolgere un’attività fisica regolare, mantenere sotto controllo il peso corporeo, assumere regolarmente i farmaci.

  • I fattori scatenanti

I sintomi asmatici possono essere indotti o scatenati da diversi elementi specifici (es. allergeni, farmaci, reflusso gastro-esofageo, ecc.) I sintomi asmatici possono anche essere indotti da elementi aspecifici ( es. infezioni virali, fumo di sigaretta, inquinamento atmosferico, sostanze chimiche irritanti, freddo, sforzo fisico). E’ importante che ogni paziente conosca i fattori che possono scatenare in lui una crisi asmatica per eliminarli o, se non è possibile, ridurli al minimo.

  • Come usare gli aerosol dosati

La terapia inalatoria permette al farmaco di raggiunge direttamente l’organo bersaglio e, se correttamente attuata, riduce il rischio di effetti sistemici. Sono oggi disponibili numerosi inalatori che, sebbene presentino caratteristiche differenti, consentono tutti un’adeguata somministrazione del farmaco. La preferenza individuale e la facilità d’uso possono influenzare l’efficacia del farmaco, l’aderenza alla terapia e il controllo della malattia a lungo termine. E’ fondamentale leggere attentamente il foglietto illustrativo dell’inalatore e verificare con il medico il suo corretto utilizzo.

  • Che cosa vuol dire controllo dell’asma

L’asma è sotto controllo quando non si ha nessun sintomo (o comunque sintomi minimi), nessuna riacutizzazione (o comunque rare riacutizzazioni), nessuna visita d’emergenza o ricovero a causa dell’ asma, nessun bisogno (o bisogno minimo) di uso aggiuntivo di broncodilatore al bisogno, nessuna limitazione nelle attività della vita quotidiana (compresa l’attività fisica e sportiva) e quando si ha un variazione giornaliera del Picco di Flusso Espiratorio (PEF) minore del 20% e valori spirometrici normali (o comunque al meglio possibile). Le evidenze scientifiche dimostrano che con il trattamento farmacologico questi obiettivi sono raggiungibili nella grande maggioranza dei pazienti.

  • Che l’asma è una patologia cronica

L’asma è una malattia persistente/cronica: questo significa che è possibile controllarla, ma non è possibile guarirla. L’asma è inoltre una malattia variabile, caratterizzata da fasi di peggioramento in cui compaiono i sintomi (crisi asmatiche o riacutizzazioni asmatiche), alle quali si alternano periodi di completo benessere. L’asma persistente è una malattia infiammatoria, per cui il trattamento deve essere continuato anche in assenza di sintomi.

  • Qual è lo scopo della terapia antiasmatica

La terapia dell’asma prevede farmaci per il trattamento di fondo e farmaci da utilizzare al bisogno. I primi (corticosteroidi inalatori, broncodilatatori a lunga durata d’azione, antileucotrienici, teofillinici, cromoni, anticorpo monoclonale anti IgE) sono farmaci che assunti in modo continuativo hanno lo scopo di mantenere, grazie al loro effetto antiinfiammatorio e/o broncodilatatore, l’asma clinicamente sotto controllo. I farmaci da utilizzare al bisogno per il sollievo dei sintomi (broncodilatatori a breve durata d’azione) non hanno effetti sull’infiammazione, ed il ricorso frequente ad essi indica che il trattamento di fondo (se già in atto) non è sufficiente a controllare la malattia e deve essere modificato e/o implementato. I cortisonici per via generale (compresse, fiale, ecc.) sono farmaci da riservare ai casi di asma grave o alle riacutizzazioni asmatiche più gravi; il loro uso, in considerazione degli effetti collaterali a lungo termine, dovrebbe comunque essere limitato il più possibile.


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